Perchè usare il formato Raw

Nina post-processingVista la mia passione/lavoro fotografica spesso mi capite di parlare con amici e/o colleghi di fotografia.

Mi chiedono un consiglio per il nuovo obiettivo, la procedura per realizzare uno scatto bizzarro, una critica alla loro foto, la disponibilità per partecipare ad un mio progetto.

Si parla un pò di tutto ma una delle domande più classiche è: “Scatti in jpg o raw?”

La risposta per me è semplice: Raw.

Il Raw è migliore per me, e sottolineo per me, perchè mi permette di correggere in maniera precisa alcune impostazioni che, per non perdere lo scatto, non c’è stato il tempo di settare al meglio. Il Raw infatti è un formato che contiene il maggior numero possibile di informazioni e questo mi da modo di poter post-processare i miei scatti al meglio.

A questo punto i volti dei miei interlocutori si rabbuiano un pochino e poi ribattono velocemente frasi del tipo: “Troppo sbattimento, non ho così tanto tempo per fare anche lo sviluppo”, “I raw sono file troppo grossi, mi riempono subito la memoria”, “Vabbeh ma tu lo usi perchè sei un professionista”, “Ovvio che usi i raw, ma tu fai la post-produzione”.

E’ vero che i raw sono grossi, bisogna processarli e quindi si perde altro tempo ma io sostengo sempre che se fai una foto allora vuoi esprimere qualcosa di te e della tua visione del mondo ed allora perchè esprimerti male quando potresti farlo meglio?

Se le tue foto hanno un messaggio da dare all’osservatore questo dev’essere il più vicino possibile a quello che realmente il tuo occhio ha visto ed il tuo cervello ha pensato.

Io scatto sempre in raw perchè vedo il mondo in un modo che la mia fotocamera non può creare direttamente.

Foto contrastate, colori vividi, leggermente desaturate e vignettate.

Ci vorrebbe 1 ora per allestire al meglio ogni scatto in questo modo oppure 1 minuto di post-produzione. Esatto ci vuole solo 1 minuto perchè ormai le impostazioni di lightroom per il mio tipo di foto le applico in fase di importazione e così le foto al 95% (il 5% è di ritaglio) vanno già bene, se poi vedo del potenziale in uno scatto allora lavoro ancora un pò di fino ma ogni scatto non richiede mai più di 10 minuti.

Ed ecco che il mio messaggio è in linea con quello che il mio cervello ha pensato.

Qui sotto riporto una foto scattata alla festa di compleanno di mio figlio prima e dopo la post-produzione (3 minuti ti lavoro totale).

3 minuti di tempo per uno scatto che dice quello che pensate vale la pensa spenderli.

Scatto Pre-Processing

Nina pre-processing

Scatto Post-Processing

Nina post-processing

Un grazie a Nina per questo sguardo magnetico.